Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

domenica 3 marzo 2013

La donna "Cazzuta"


Non è un fenomeno da circo. Non è il prodotto di un’insana aberrazione cromosomica. Non è una figura mitologica. Le questioni dell’anima femminile non possono essere trattate modellando la donna in una forma definita più accettabile per una cultura inconsapevole, né l’anima può essere piegata in una forma più accettabile per coloro che pretendono di essere gli unici portatori della consapevolezza. 
La donna "cazzuta" è la donna del nuovo millennio.
Ci sono donne con un lato maschile forte e presente, donne dalla personalità selvaggia, che non si lasciano vincolare dal colore che qualcuno ha scelto per loro, che vanno fuori dagli schemi, che scelgono il nero, il grigio e il blu, che indossano camicie da uomo e mocassini maschili e lo fanno con la disinvoltura di chi sa che non sarà ciò che indossano o il colore che scelgono ad influenzare la propria sessualità o il loro carattere, a renderle meno donne, meno femmine. 
Avete presente la donna angelicata, quella soave cantata dai poeti del dolce stilnovo? Beh scordatevela. E’ stata rimpiazzata dalla suddetta "cazzuta". E’ la moglie, la fidanzata, la collega d’ufficio,la compagna, la vicina di pianerottolo. Tutte "cazzute" militanti.
Volete fare un complimento alla vostra donna? Datele della "cazzuta". Farete un figurone e lei ve ne sarà grata come se le aveste appuntato al petto una croce al valor civile.
Per "cazzute" si intende le donne coraggio, quelle donne che cercano di sfilarsi per un attimo il collare, che non vuol dire che non hanno paure, non hanno dubbi. Significa che hanno il coraggio di affrontarli, il coraggio di sconfiggerli ed andare avanti, di lasciare una situazione certa per una incerta, lasciarsi il passato alle spalle, e avere la forza di affrontare situazioni che credeva non avrebbe mai affrontato.
Si dice: “Dietro ogni uomo forte c'è una donna forte”. Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa, perchè la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei. Lei prende vita tutte le mattine e non si specchia più di cinque minuti per paura che potesse scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Cammina sicura di sé lasciando sul marciapiede le tracce dei suoi passi. E se per caso, crolla, si alzerà da sola. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Donne in rinascita, per questo loro meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo fucsia. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fini a quando troverà la medicina perfetta.
E diciamocelo, agli uomini, quelli veri, una donna forte piace, eccome. Una che ti sa tenere testa, una con cui scherzare e parlare senza tabù, una con cui fare progetti di vita, una che sa farsi valere nella vita. Che fra le sue ambizioni, tiene al centro di sé la felicità del suo uomo, che gli sa stare accanto; una donna che sa quello che vuole e non accetta compromessi, una a cui dimostrare quanto vali e che vale ogni giorno stare con lei, una da meritarsi, una che non ha bisogno di un uomo ma sceglie di averlo accanto, una da cui farsi amare come solo lei sa fare. Una che è dolce e profondamente fragile, ma che ha quel carattere forte e selvaggio che la rende infinitamente unica.
Altre volte però la donna "cazzuta" si bea così tanto della sua situazione che è peggio di una mina antiuomo e sacrifica la sua dolcezza alla sua forza di carattere, fulminando solo con lo sguardo ogni possibile tentativo di corteggiamento maschile.

Preferisco il mezzo, quella linea di equilibrio che rende tutte le cose armoniose. Ogni lato della natura femminile deve, come il cervello con il suo corpo, avere una conoscenza ed una traslazione reciproca e funzionare pertanto come un tutt’uno.
E tutto quanto è istinto, è un insieme di mondi invisibili e nascosti , è la base.
Non la definisco una donna con le palle. Le palle le lascio agli uomini. Io sono “solo” una donna.


venerdì 21 settembre 2012

Gli uomini e la felicità


La felicità non ha nulla di misterioso.
Gli uomini infelici si somigliano tutti. Una vecchia ferità, un desiderio inesaudito, uno smacco dell’orgoglio, l’offerta del proprio amore rifiutata, o peggio ancora ignorata, restano loro addosso per sempre, ed essi trascorrono ogni giornata avvolti in un sudario di istanti passati.
L’uomo felice invece non si guarda indietro, né del resto guarda avanti. Vive nel presente.
Ma il guaio è proprio questo. C’è una cosa che il presente non è mai in grado di offrire: il significato. Le strade della felicità e del significato non coincidono. Per trovare la felicità, un uomo deve vivere nel momento, per il momento. Se, invece, anela al significato.. il significato dei suoi sogni, dei suoi segreti, della sua stessa esistenza deve ripercorrere il passato, per quanto oscuro, e vivere per il futuro, per quanto incerto.
La natura pone dunque davanti a noi la felicità e il significato costringendoci a scegliere l’uno o l’altra.

venerdì 15 giugno 2012

GIRO DI CARTE


Una luce cerulea filtra da una finestrina al centro della sala..un tavolo, due sedie..tu e la tua vita.
Al centro del piatto cerca di trovare calma una monetina fatta saltare con un gioco di mano da chi sa di vincere, è la Vita ad aprire il giro di scommesse, tanto forte è il suo ego che spesso ti concede carte scoperte e perfino qualche mano in più; tu puoi decidere al momento di non puntare e passare il giro, con l’obbligo di farlo al successivo..ma intanto avrai perso un’occasione.
La vita ti dà sempre possibilità però nel farlo ti mette fortemente alla prova.
Ti travolge, un vortice di emozioni a perdi fiato fa impazzire il cuore e poi ti fa atterrare dolcemente ma molto spesso bruscamente. E ti riporta al perché della tua vita passata.  Ad un refresh.
E’ ora estranea quell’immagine che hai costruito giorno dopo giorno allo specchio. Ma in quello specchio si è riflesso per anni un altro te, mai rinnegato, ma ad un tratto sai di averlo lasciato dietro un velo bianco, morbido, lucente così piacevole al tatto da scivolare addosso ed uniformarsi al tuo corpo, tanto da dimenticarlo..la seta è così leggera che “quella” folata di vento come una lieve brezza che ti sposta i capelli, che ti fa chiudere gli occhi, bagnare le labbra con la lingua e nascere un lieve sorriso e poi…quel velo si sposta. Ti fa intravedere quel vero io. Quell'io da troppo tempo dimenticato…e sei lì, su quegli scogli che troppi giorni ti hanno visto fermare per cercare di cogliere quello stesso vento..la schiuma, l’azzurro inteso, e qualche goccia che arriva sul tuo viso, è il mare forte ed impetuoso a ricordarti la forza sovraumana delle cose.. e tu sei lì a chiedergli e a chiederti cosa sia giusto fare..quel vento, quel mare del resto c’è sempre stato ma ora vuole sconvolgermi.
Ma quando il vento è forte, non ti dà poi tanta possibilità..ti entra dentro senza chiedere il permesso, sradica quelle radici che credevi forti, quelle certezze che avevano fatto crescere una quercia…
"La nostra logica è piena di contraddizioni. 
Appena affermi qualcosa ne vedi il contrario. 
E magari ti accorgi che il contrario è valido quanto ciò che affermavi."
...ora tutto quello che avevi intorno non è più lo stesso o peggio non è quello che vuoi, che volevi…quel letto non è più lo stesso, non è quello in cui vuoi dormire..che fare!?..la vita ti dà sempre quella possibilità.
Quella possibilità vuol dire mettere in discussione tutto…o mettere tutto a posto...rimettere i tasselli in ordine perché il castello quello che ci insegnano a costruire da bambini potrebbe non reggere…puoi cambiare i fregi ma quello che costruirai dentro è il tuo futuro. E se quella quercia ora si lascia scuotere, una qualche radice ha perso la sua robustezza.
Mettere tutto in discussione per quella tempesta, ma del resto anche lei passa..però ti ha permesso di vedere un tramonto mozzafiato, casomai visto dalla cima più alta della montagna, si in alto, braccia aperte, gambe rigide e ben distese, piedi saldi al suolo... e ti prendo mondo in un solo abbraccio, ti lascio fare di me quello che vuoi, ma rammenta siamo due colossi ed io ci sono…e mi sento il padrone del mondo.
La vita è una giro di carte…io punto la mia quota, tu punti la tua ..e poi si fa il giro.

lunedì 28 maggio 2012

Il niente...l' infinito



Nulla è peggiore del nulla. Non temo il dolore. Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come il fatto di avere due braccia e due gambe. Io non temo neanche di morire, perché se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente. Io temo il niente, il non esserci, il dover dire di non esserci stato, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l’altrui distrazione. Perfino nella pause in cui piango per i miei fallimenti, le mie delusioni, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.Preferisco questa realtà, in un mondo in cui la sopravvivenza è violenza, la libertà è un sogno, la giustizia un imbroglio, il domani uno ieri, l’amore una parola dal significato non chiaro.
E' l'infinito che mi terrorizza..il protrarsi di una situazione senza fine.

lunedì 26 dicembre 2011

Hasta la victoria siempre

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo del cuore 
qualunque ingiustizia commessa contro chiunque e 
in qualunque parte del mondo.


lunedì 26 settembre 2011

My body don’t lie

E' in continuo movimento, non ferma il suo disegno sinuoso sul mio corpo, con una trama sottile e rugosa,
piacevole al tatto e per nulla fredda. A sangue freddo sente il bisogno di scaldarsi ed io di farmi scaldare da lui.
E' un gioco delle parti.
Entrambi siamo letali. Il serpente è donna.

Il serpente è nel mio corpo, si cela nel tepore della mia anima, negli oscuri anfratti tanto nascosti e protetti,
luoghi in cui è conservato con cura il mio nettare. Similmente alla travolgente forza vitale di un uragano
emerge dalle profondità terrestri verso la luce, è lo slancio che dal basso si innalza verso l'alto come un orgasmo che senti dentro, alla passione che senti vivere e vuoi che esploda con lui.
E' nel mio corpo, ne sento il mutamento, una trasformazione lenta o repentina, profonda e cullante come il battito del cuore terrestre o tremenda ed irrompente come le violente vibrazioni che generano il terremoto.
Il serpente custodisce e protegge nel mio essere questi moti sussultori, la lava è la testimonianza,la manifestazione vivente e al contempo è il guardiano della Saggezza che dimora nell'intimo e caldo mondo
sotterraneo, laddove è percepibile l'incantevole respiro voglioso e nessuna falsa verità nata dall'illusione che governa il mondo umano può insinuarsi.
Emergendo dal suo mondo ombroso,non solamente luogo di terriccio umido e tiepido ma anche di sorgenti e grandi corsi di acqua, del quale ne è l'unico signore, il serpente non emerge da ciò che è malvagio, ma semplicemente da ciò che è sconosciuto alla comune e limitata mente umana.
Tenuto volontariamente a lungo nascosto, si ribella anche a me stessa, mi prende, mi stringe e mi costringe senza alternativa alcuna ad implodere,è il suo morso, sento il suo veleno scorrermi nelle vene, in ogni parte del corpo, lo sento prendermi, possedermi, neutralizzando ogni mia resistenza.

E mi ritrovo come sott'acqua, l'aria manca, le pulsazioni rallentano, il corpo svanisce, ogni sensazione galleggia dentro nuove forme. Resta soltanto l'anima. Un lungo tuffo nell'anima che sembra assorbire l'universo. Ogni volta risalire e' una scelta: sono io che decido se riappropriarmi della mia dimensione umana, mi piace sentirmi morire...sentirmi bagnare ogni parte del corpo e volteggiare nell'acqua.

Poi metro dopo metro, venire di nuovo alla luce.

Cin

Alzo il calice..guardo i presenti, ne incrocio gli sguardi e brindo...
"Allo Spettacolo della Vita".
Uno spettacolo di bellezza.
Uno spettacolo inteso come rappresentazione teatrale.
E attendo.......... chi si avvicina a me per gridare alla stessa vittoria.

sabato 9 aprile 2011

Changes


Quando diciamo cose tipo: "Le persone non cambiano" facciamo impazzire gli scienziati.. perché il cambiamento è letteralmente l'unica costante in tutta la scienza. L' energia... la materia... Cambiano continuamente.. si trasformano.. si fondono.. crescono.. muoiono.. 

E' il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale. Il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciare essere ciò che sono. Il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi, invece di farcene dei nuovi . Il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento.. questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte.. o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti.. Possiamo sentirlo come adrenalina pura.. Come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di vita. Come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta.. .

martedì 1 marzo 2011

Adapt to...


Ci sono storie che durano anni e in questi anni magari ci s’innamora e disamora. Alcuni smettono di amarsi, ma rimangono comunque insieme. Altri decidono di lasciarsi, ma per farlo hanno bisogno di tempo. Prima cercano di capire se sono veramente sicuri, o se è solo una crisi passeggera. Se poi alla fine si convincono che è veramente finita, devono comunque trovare il modo di farlo, trovare le giuste parole per lenire il dolore. Ci sono persone che su questo punto possono anche perdere mesi, a volte addirittura anni. 
C’è anche chi ha perso una vita e quel passo non l’ha mai fatto. Molti non riescono a lasciare, semplicemente perché non sanno dove andare, oppure perché non riescono a sopportare l’idea di essere i responsabili del dolore dell’altro. Un dolore intenso, che può provare solo qualcuno con il quale abbiamo vissuto in intimità. Si ha la convinzione che un dolore improvviso sia troppo forte e faccia maggior danno di un dolore più piccolo, ma dosato giorno dopo giorno. Questi rapporti vanno avanti anche se chi sta per essere lasciato lo ha già capito. Perché preferisce far finta di niente. Quando nessuno dei due è in grado di affrontare la situazione, il meccanismo si inceppa. Entrambi sono sopraffatti dalla loro incapacità e da quella dell’altro. Allora, prendono tempo. C’è anche chi rimanda nella speranza che l’altro faccia un passo falso, un errore, che manifesti anche solo una piccola debolezza per potersi aggrappare a quella e usarla come scusa per non sentirsi carnefice. Anche quando non si ama più si rende la vita impossibile ad entrambi e si continua a essere gelosi. E non si lascia per impedire ad altri di avvicinarsi.
Sono tanti i motivi per cui molti restano insieme. Magari in una storia di cinque anni si è stati innamorati e ci si è amati solamente per due, o tre. Per questo la qualità di una storia non può essere misurata dalla durata. Non conta il quanto, ma il come. Si confonde l’amore con l’adattarsi.
Quando ti adatti pensi che stai amando.
Ma tutti sappiamo che..
Quando non stai con la persona con cui vorresti stare, il pensiero di lei ti entra nella testa nei momenti più impensati. All’improvviso vieni assediato da ricordi e immagini. Succede ogni volta che il presente sembra passare nella tua vita senza nemmeno degnarti di uno sguardo, e allora finisce che vivere negli angoli e nelle pieghe di giorni passati è più bello di ciò che stai vivendo.
“I’ll trade all my tomorrows for a single yesterday”.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa allungare la mano di notte nel buio per cercarla. Significa svegliarsi e, guardare l’altro lato del letto e capire di averla solo sognata. Significa essere pronti per fare un qualcosa ma che poi non ricordi più. Significa mettere due volte il sale nella pasta. O non metterlo affatto.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa rifare: un sacco di cose, un sacco di pensieri. Significa comprare un sacco di cose per riempire spazi vuoti in sé. Significa tornare indietro quando si legge un libro perché non afferri le parole e, quando te ne accorgi, sei a un punto della storia che non capisci. Significa tornare indietro anche, con i DVD, schiacciare REWIND, perché non hai capito cosa è successo.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa semplicemente tornare indietro. Guardare indietro molto più che avanti. E’ un viaggio che fai appoggiato al sedile posteriore e non al volante.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa non dover chiamare per dire dove sei. A nessuno interessa, nessuno ti aspetta. Significa anche non poter raccontare della giornata quando rientri a casa. E tutto non è cosa da poco.

giovedì 13 gennaio 2011

Yesterday

E' una bambina molto piccola..quella che vedo correre in un piccolo campo, immersa in quel prato dal verde intenso, estasiata dal candore di un fiorellino, il più bello l’ha trovato lei e solo lei.. è tutto lì il suo mondo..e lei ne è felice…non se ne frega del domani, non le importa se domani ci sarà il sole o meno per lei è sempre una bella giornata, ci sarà comunque quel verde lì ad aspettarla, per sentirsi abbracciare da una bimbetta che si tuffa nella speranza..capirà poi che il verde vuol dire speranza.. in futuro!!


Ci sono voluti tre punti per richiudere quel forte dolore, causato da una caduta, che l’ha fatta correre tremante dai genitori, certa di trovarli lì per curarla anche solo con un abbraccio..lì finiscono i suoi pianti. Col tempo capirà che in quell' immenso verde,in quella speranza, c’è un impedimento che lei nemmeno, mai, si sarebbe sognata di trovare..col tempo capirà che il destino le stava spiegando la vita..che quell’abbraccio era tutto, perché poi non avrebbe trovato sempre conforto, che i suoi passi sarebbero stati più lunghi se da quel conforto avesse preso il giusto. Sono sempre lì quelle braccia ma crescere vuol dire anche non correre sempre in quell’abbraccio..perchè arriva il momento di trovarli in sé!! Che i suoi pianti saranno forse anche molto più amari di un tempo.. e di certo sempre nascosti nella notte, nascosti anche ai suoi soli occhi, perché la debolezza non è fatta per chi vuole vincere.
Le basta quello per vivere con spensieratezza e gioia, anche se a volte le sue giornate sono piene di lavoro, le diverte correre dietro i suoi genitori ed aiutarli nelle mille faccende..del resto le sue giornate sono tutte lì.
Ama giocare da sola, e se la lasciano seduta su di una sedia è in grado di stare lì per ore, fin quando non la prendono in braccio. Da quella sedia vede tutto e tutti. I loro modi di comportarsi, il loro tono di voce, i loro gesti a volte convulsi ed altri pacati.
E’ cresciuta su quella sedia. Capiva che la sua opinione non contava, era comunque ancora troppo piccola per dire la sua, ed ascoltava gli altri, spesso li vedeva piangere senza capire il perché, senza capire cosa significasse per sua madre andare dietro una bara, quella di suo nonno.. che forse lei ora non ricorda poi così tanto bene. Li osserva sempre e pensa..ed anche allora pensava:" Io certe cose da grande non le farò!".
E quando si guarda allo specchio vede tanti ricciolini color oro che le scivolano sul viso..sembra di vederla accanto a me.. mi sorride, con quel suo faccino d’angelo e l’occhietto vispo di chi capisce e già sa. Non amava il suo colore e la sua carnagione..era unica, strana, perché non come gli altri?! Quando ci pensava o glielo facevano notare abbassava la testa, gli occhietti in alto a mo di sfida..e pensava.. “Se mi tocchi i capelli e le guancie ti mordo!!”..e correva dietro quelle gonne così lunghe di sua madre che a lei non stavano nemmeno addosso ogni volta che tentava di provarle! Sono certa che ancora oggi non impazzisca poi così tanto per i suoi colori.
La vedo ancora là quella bimba in quel campo che si dimena nel corre sempre più forte..solo che i confini si sono allargati e con esso i pericoli, insegnandole che nel mondo si è circondati da poche persone care ma che il resto è meschinità e falsità…che tutto serve, visto che tutto le insegna anche come porsi nei confronti degli altri.
Presente e Passato…E’ vedersi dentro.

domenica 12 dicembre 2010

The New Life



E’ vero..è da tanto che non scrivo. Tante sono le cose successe. Tutto è cambiato. Mille sono le cose da dire e non dire, difficile è trovarne le parole. Mi sto scoprendo, perché non mi conosco, o meglio non ci si conosce mai abbastanza. Ci sono cose che se accadessero in un altro momento della vita, chissà forse sarebbero andate in modo diverso. Ma adesso è così che vanno, perché è così che decido di condurre la mia vita. Nelle mie mani stringo le redini di un cavallo selvaggio e la mia volontà è di condurlo nel mio mondo.. sto cercando di domarlo..con dolcezza e determinazione!


Decidere di andare via..via da quel camino pieno di legna ardente, sempre lì pronto a darti un abbraccio caloroso, per dedicarsi alla fredda e amara scoperta della propria vita in luogo altrui.. è un passo decisamente importante, che forse nel momento in cui lo si compie si sottovaluta l’aspetto amaro di quel famoso cioccolatino della scatola.. amo l’ignoto, è sempre più attraente del certo. Di quella scatola sto assaggiando giorno dopo giorno ogni cioccolatino..e può accadere che in uno stesso giorno, di un medesimo cioccolatino vi si possa scoprire un sapore avvolgente, intenso da svelare un senso di dolcezza e amore in tutto quello che ti circonda, ma poi lasciare spazio ad un retrogusto amaro da inasprire tutto il resto.
Sono bombardata continuamente da mille emozioni, e il tuo passo è quello di stare lì in piedi, niente ginocchia tremare, niente emozioni eccessive..impassibile..perchè ogni gesto o parola detta potrebbe essere, per te, controproducente.
Furbizia è la parola d’ordine, serba con intelligenza tutto quello che un giorno potranno essere parole taglianti come lame per altri.
Catapultata in questa società .. come un animale cerco di emergere dalla conquista di questa giungla, ogni volta ci si ritrova sorpresi e sconosciuti di fronte alla questione da dover risolvere. E’ dura ammetterlo..ma in questa terra che a me non appartiene mi sto scoprendo fragile, non sono così forte come credevo?! O è la scelta che ho fatto ad essere una dura prova?!Sta di fatto che è una bella prova e sono curiosa di vedermi al traguardo, mentre il cammino continua ad essere tortuoso e mai lineare.

Mi ero dimenticata la sensazione che si prova nel cercare di dare parole alle emozioni e ringrazio te per avermelo ricordato.

venerdì 22 ottobre 2010

MAI...

...di nessuno!
Non fidatevi mai di nessuno. Le persone, i cattivi, si divertono a giocare con chi è più debole.
I miei denti sono sempre chiusi, stretti, e per lungo tempo senza mai cedere, senza mai lasciarmi andare..e convincendomi ogni giorno che tutto va bene, che niente serve se non il benessere lavorativo, familiare, di vita..senza pensare al cuore.
Ma stasera nel modo più inaspettato, e nel modo più odiato da me, ho perso le lacrime.
Mai avrei voluto questo e mai così.
Sono lacrime perse quelle che si versano per chi non le merita.
Ci sono persone cattive, che si divertono a fare del male a strappare il cuore e a giocarci come meglio credono…non permettete che questo avvenga.
Sento di dirvi e di dirmi di non trattenere mai il dolore, di cercare sempre di far uscire il male che vive dentro le anime che soffrono.
Dopo tanto tempo sono ancora qui a cercare di liberarmene.
A volte non so nemmeno come fare per liberarmene se non aspettare che passi.

domenica 17 ottobre 2010

Semina e...raccogli!!

I desideri più arditi, i sogni che si perseguono con tutta l’anima con la dovuta costanza e col continuo desiderio…si realizzano!!
Il mio si è avverato. Uno dei miei sogni si è avverato. Sono stata fortunata, ho voluto ogni giorno che si avverasse..ed è stato così. Solo che nei sogni devi anche considerare le sfumature, non devi fossilizzarti solo sull’obiettivo finale, ma anche sul cammino e notare le varie forme che ti si snodano davanti. Sono queste sfumature che a volte fanno prendere un tono diverso al tuo sogno, che ti tolgono una parte di sorriso. Ma poi ti rendi conto che ci sono mille altri motivi che ti sorridono, ed un angolo dove lasciar passare quello triste.
E’ lì che tengo il mio cuore, in un angolo triste. Lo cullo sperando non si svegli e non mi faccia sentire l’atrocità che cerco tutti i giorni di celare. Non lo rendo partecipe della mia gioia. Non può.
Devo continuare..devo coltivare, innaffiare, ed accarezzare ogni giorno il mio obiettivo e continuerò... e gli assocerò mille altri piccoli sogni per renderlo sempre più grande... sempre più vero.
"Semina un pensiero e raccoglierai un’azione, semina un’azione e raccoglierai un’abitudine, semina un’abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino". C. Reade

martedì 31 agosto 2010

E se scoprissi un tradimento?

Tempo fa scrissi sul tradimento. Rileggere oggi quel post mi fa ridere, non c'è una sola parola di quello che abbia descritto che io oggi ritrovi giusta.
Caro lettore, che mi segui solo adesso. Fermo. E' inutile andarlo a cercare indietro...l'ho cancellato. Lo consideravo troppo ridicolo. :)
Cosa mi abbia fatto cambiare idea al riguardo... spiegartelo ti potrebbe far pensare all' assurdo.
Non sto qui a disquisire sui motivi per il quale un essere umano lo faccia...sarebbero troppi da dover elencare.
Mi limiterò a esaltarvi sul mio modo di reagire. Non che sia mai entrata in un esperienza del genere...sarà perché li ho beccati sempre prima, diciamo nelle prime fasi di fossennato senso di colpa. Perché una cosa è certa..non ditemi che non siete in grado di scoprirli perchè allora siete voi che non volete vedere vi costerebbe troppo ammetterlo.
E' lo stesso nel temere di fare una domanda scomoda...bisogna essere certi di saper reggere la risposta.

Si ama così tanto una persona che si ha l'assurdità di pensarla per sempre e solo tua. Non è così. O per lo meno da bambini fanno credere alle favole, sarà per questo che le propinano negli anni a tutte le generazioni, sta di fatto che quando cresci scopri di vivere un incubo, lontano dalle belle favole. E' giusto e normale che il fanciullo viva nella sua età più fertile veri momenti di amore eterno, del resto lo abbiamo vissuto anche noi.

Ma ritorniamo al mondo reale. E' tutta un'altra favola. Bella si, ma non come da "C'era una volta"...sta nel carattere della persona vederne l'aspetto positivo, perchè nel tradimento c'è sempre un aspetto positivo...se lo scopri te ne puoi cercare finalmente un altro e ricominciare con lui tutte le prime fasi di innamoramento il cuoricino a mille, le farfalle nello stomaco, il mondo solo per voi...bello vero?!...e poi chissà forse ritrovarti al punto in cui hai lasciato l'altro. :)
A parte l'aspetto assurdo del mio esplicitare...può succedere.

Penso che il tradimento sia faticoso, molto faticoso, per entrambe le parti. Dirvi di non farlo per questo motivo sarebbe troppo poco. Ritengo che ognuno sia libero di fare quello che vuole della propria vita, l'importante è che sia furbo abbastanza da non farsene accorgere. :)

Non voglio offendere coloro che tradiscono e nemmeno voglio avere la presunzione di pormi al di sopra di loro perchè ognuno di noi non conoscerà mai bene, nemmeno, se stesso.
Quello che capita nella vita di una persona è a volte così inaspettata, assurda che anche la mente più razionale ne viene travolta. Quindi mai frasi professori su situazioni del genere.

Scoprirlo, non mi stravolgerebbe la vita...chiudo semplicemente la porta.

sabato 21 agosto 2010

E crescendo impari...

E crescendo impari che la felicità non é quella delle grandi cose.
Non é quella che si insegue a vent’anni,
quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non é quella che affanosamente si insegue
credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non é quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e
che esplodono fuori con tuoni spettacolari…,
la felicità non é quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità é fatta di cose piccole
ma preziose….
…e impari che il profumo del caffé al mattino
é un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina,
la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità é fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e
che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti di gioia
sono preziosi e lunghi più di tante ore di sofferenza,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi,
sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un
libro o guardare una foto per annullare il tempo .

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere
un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo é una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano
delle persone a te vicine…
E impari che c’é felicità anche in quella urgenza
di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’é qualcosa di
amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’é nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.

E impari quanto sia bella e grandiosa la felicità.

Da " Il volo del mattino", Fabio Volo

martedì 17 agosto 2010

Questo mese

Sono le 4.20 del mattino e sono sveglia. E' da quasi un mese che conduco questa vita.
Ogni notte di ogni santo giorno ho pianto..e pensavo che questa notte sarebbe stata diversa.
Un gesto tanto atteso, forse troppo, me la avrebbe resa una notte pulita, normale da dormire.
E' invece la delusione che mi distrugge.
Vero, sempre meglio non aspettarsi nulla dagli altri. Gli altri non dovrebbero determinare la nostra felicità.
Lo dico, ma piangendo.

In questo mese, come sempre, ma in questo mese mi sono sentita dire quanto fossi bella da far impazzire. La più bella frase che mi è stata detta..."una luce è quella che vedo ogni volta che ti incontro, è nei tuoi occhi, nel tuo sorriso e mi incanta!! "
Che dire, bel messaggio...se non fosse che io sto malissimo, sto morendo dentro caxxo. Non dormo, mi alzo sempre più stanca, i miei giorni passano senza essermi resa conto di cosa abbia fatto! cavolo ho appena finito di fare qualcosa che già l'ho dimenticata, non è utopia, è questo mese abulico che mi annulla; anche il mio corpo un giorno ha tacitamente deciso di abbandonarmi... ed io sarei una luce...l'unica luce che vorrei vedere è quella del paradiso, se concessomi.

In questo mese ho, inoltre, ringraziato Dio perchè salvi il trucco. La maschera, la simulazione della mia luce.
La melodia che mi ha continuamente accompagnato é una canzone di Irene Grandi "Stai Ferma" .

Questo mese, è arrivato ad oggi in questo assurdo sfogo da insonne. Che stupida raccontare le mie debolezze, stupida per aver patito così tanto le pene dell'inferno...alle persone a te vicine non si raccontano queste cose.
Domani, il trucco dovrà svolgere nuovamente la sua funzione.

Buona notte.

P.S. Non so se questo mese sia finito!

martedì 10 agosto 2010

Rinuncio.

Ho mille pensieri per la testa. Non so cosa pensare prima. Usata?!. Voluta?!. Perché va tutto al contrario?!. Perché si sta male e si soffre?!.
Ho mille perché e nessuna risposta giusta.

Non credo più nell'amore e se un tempo esisteva se lo sono portato via con l'ultima speranza che mi teneva aggrappata al sorriso di quel sentimento.
Mille sono le lame che mi trafiggono, come le lacrime che le bagnano.
Lotto tutti i giorni per ritrovare il sorriso. Non è facile, questa volta no. E' troppo quello che ho messo in gioco di me stessa. E in cambio di cosa?!
Con le unghie stridule su di un vetro mi aggrappo alla felicità, ma scivolo giù e, stanca rinuncio e mi lascio travolgere ed oscurare dalla sofferenza. Lo sento il dolore in me, voglio che mi attraversi.
Le delusioni ti fanno aprire la mente e ti fanno chiudere il cuore. Forse riuscirò a vedere una luce nuova.
Allora se non posso, se quello che voglio non mi è dovuto, per ingiustizia, abulia o per semplice paura...rinuncio. Rinuncio all'amore.

Vorrei strapparmi il cuore dal petto per non provare nessun tipo di sentimento e sofferenza.
Ma una vita senza amore, sarebbe davvero così vuota?!

P.S. Non c'è nulla nella vita che non si superi. Certo che però non vivere alcune torture sarebbe di gran lunga migliore.

mercoledì 14 luglio 2010

L'ultima sigaretta


"Vive fumando la sua ultima sigaretta".

E' così che vive il protagonista, Zeno Cosini, nel libro "La coscienza di Zeno". Decide ogni giorno di smettere di fumare, ma subito dopo fuma la sua ultima sigaretta.

E' così che vive il protagonista della mia vita..rimandando all'infinito la sua decisione.
Forse non è ancora a conoscenza della decisione da dover assumere, preferisce essere inerte rispetto la vita, farsi condurre dagli avvenimenti, pur essendone completamente travolto. E' continuamente in cerca di una guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi o che portano a effetti controproducenti.
Lui sa di cosa è in attesa...del niente.
Arriva quando meno se lo aspetta, lo fa suo piano piano, dolcemente e poi, si porta via quello che ha di lui... il niente. E' costretto a vivere nell'attesa del niente, e sa che il massimo dono che gli sarà offerto è, e sarà solo il niente.
Nelle notti insonni continuerà a chiedersi come può quel freddo silenzio che gli avvolge il cuore essere niente? Come può essere il niente quella sensazione che colora il mondo intorno al solo pensarla? E quel respiro, è il niente? Si fonde in attimi così vicini al suo da non avere distanze...e perché? Perché amava, ama e amerà..il niente.
Forse, perché lui è semplicemente il niente!!.. e non può niente!

Forse tutto è come quella sigaretta..cenere e tanto fumo.

Comprende che dopo numerosi fallimenti fumare "ultime sigarette" è per lui un'esperienza piacevolissima, in quanto quelle assumono ogni volta un sapore diverso, dato dalla coscienza che dopo quella, non potrà fumarne più.

sabato 10 luglio 2010

E' solo rugiada...


So cosa la mia mente continua a rinnegare; e come non può essa solcare il mio viso..è solo rugiada.
Molto lentamente si fa strada, la sua pesantezza la rende ruvida e la sua discesa è proibitiva.
Come può una goccia creare un solco immenso nell'anima?!.
Vorrebbe essere riscaldata, consolata ma soprattutto asciugata, dal calore di un tiepido sole mattutino.
Fatica a nascere visto la prepotenza e la maestosità contro cui deve combattere; non emette suoni, è silenziosa e fragile nella sua apparente durezza..ma dentro è lo sfogo di un'animo inquieto.
E' cosciente della sua inutilità, ma vorrebbe sfociare, così come fa un ruscello, in un immensa cascata confondersi con mille altre particelle d'acqua e perdersi nell'immenso, ritrovando poi la pace in un luogo buio ed isolato.
Vorrebbe sparire ed io con lei.

E' la compagna di viaggio, in questa notte ambigua, si ambigua, perchè la rugiada si forma di solito durante le notti calme e serene; invece io di questa notte ne amo il silenzio e ne detesto il tormento.

sabato 12 giugno 2010

Il coraggio di cambiare

Per vivere non bisogna avere paura di morire.
Spesso gli errori del passato ci perseguitano, le incertezze del futuro ci spaventano e anche la promessa di un amore potrebbe essere solo un'illusione. Riscopri in quei casi la possibilità di poter guardare avanti senza voltarti indietro, comprendi che la vita è ora e vale la pena di cambiarla per essere felici, a volte basta poco...come il gesto di qualcuno che ci tende la mano....
Ci sono momenti nella vita in cui abbiamo bisogno di illuderci.. ma ho capito che è molto pericoloso rincorrere fantasie che non sono le nostre, perchè ci si può risvegliare in un incubo.. ma come si fa a capire la differenza fra i sogni? Fra quelli che ci aiutano a sopravvivere e quelli che ci rendono veramente felici!?
La mia paura è che continuando a scappare dalla realtà questa prima o poi ci verrà a cercare, e arriverà quel giorno in cui a cadere è la nostra maschera, e quando la maschera cade diamo sfogo ai nostri veri sentimenti, perchè è difficile fingere.
Dietro la maschera c'è il meglio ed il peggio di noi ed è per questo che abbiamo così tanta paura di scoprirci..ma per quanto possiamo continuare a fuggire!?
E' forse più comodo vivere nel nostro piccolo mondo ed ignorare quello che c'è fuori! Molti non guardano in faccia alla realtà a meno che non ci sbattano contro...sbattere contro la verità è come trovarsi al centro di un uragano e non sai cosa fare, sei spaventato da quello che hai scoperto in te, confuso, senza fiato... e allora non è più giusto reagire con rabbia?
Ma forse la verità va solo accettata anche se l'abbiamo sempre saputa, e bisogna ammettere che fino a quel momento ci siamo solo sbagliati!
Andare in contro al mistero è come navigare soli in mezzo al mare e per trovare la rotta possiamo contare solo su noi stessi..ma niente dura per sempre, perchè in mezzo al mare della vita, prima o poi, il vento gira ed io mi chiedo sarò pronta a tenergli testa?!

Quando pensi che sia meglio lasciare le cose in sospeso, queste prima o poi si ripresentano, e come fantasmi vengono a tirarci i piedi. Possiamo far finta di niente e ostinarci a non vedere, o convincerci che basta cancellarli dalla propria vita...ma è impossibile.
La verità è che se anche noi pensassimo di voler chiudere lasciandolo "passato", spesso è il passato che non vuole chiudere con noi e l'unica cosa che ci rimane da fare è affrontarlo.
Il senso di colpa... come viverne senza, tutto quello che faccio o vorrei fare è sbagliato..o faccio soffrire gli altri o soffro io. Per sgretolarlo mi ci vorrebbe la dinamite.
Per sopravvivere potrei scaricare la colpa sugli altri, accusandoli dei miei fallimenti, oppure convincermi che gli altri sono innocenti e sentirmi l'unica responsabile..la vittima da sacrificare...
Potrei anche decidere di non perdonare né gli altri, né me stessa, diventare intransigente e puntare il dito contro ogni debolezza umana, ma sarebbe meglio non farne di sbagli.
Allora qual'è la cosa giusta da fare, e giusta per chi?!
Giusto o sbagliato, adesso non ho più tempo di rispondere a questa domanda. Spesso ci manca il coraggio di fare la cosa giusta..perchè questo significa scegliere. Ogni volta che si sceglie perdiamo qualcosa o qualcuno e come si fa a decidere se ami...come si fa a scegliere?!
La paura..è una vita che abbiamo paura, facciamo di tutto per evitarla e così rimaniamo immobili, bloccati...ma è solo andando incontro alla paura, affrontandola che possiamo incontrare noi stessi e ciò che vogliamo.