La felicità non ha nulla di misterioso.
Gli uomini infelici si somigliano tutti. Una vecchia ferità,
un desiderio inesaudito, uno smacco dell’orgoglio, l’offerta del proprio amore
rifiutata, o peggio ancora ignorata, restano loro addosso per sempre, ed essi
trascorrono ogni giornata avvolti in un sudario di istanti passati.
L’uomo felice invece non si guarda indietro, né del resto
guarda avanti. Vive nel presente.
Ma il guaio è proprio questo. C’è una cosa che il presente
non è mai in grado di offrire: il significato. Le strade della felicità e del
significato non coincidono. Per trovare la felicità, un uomo deve vivere nel
momento, per il momento. Se, invece, anela al significato.. il significato dei
suoi sogni, dei suoi segreti, della sua stessa esistenza deve ripercorrere il
passato, per quanto oscuro, e vivere per il futuro, per quanto incerto.
La natura pone dunque davanti a noi la felicità e il
significato costringendoci a scegliere l’uno o l’altra.
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