Non è un fenomeno da circo. Non è il prodotto di un’insana
aberrazione cromosomica. Non è una figura mitologica. Le questioni dell’anima
femminile non possono essere trattate modellando la donna in una forma definita
più accettabile per una cultura inconsapevole, né l’anima può essere piegata in
una forma più accettabile per coloro che pretendono di essere gli unici
portatori della consapevolezza.
La donna "cazzuta" è la donna del nuovo
millennio.
Ci sono donne con un lato maschile forte e presente, donne
dalla personalità selvaggia, che non si lasciano vincolare dal colore che
qualcuno ha scelto per loro, che vanno fuori dagli schemi, che scelgono il
nero, il grigio e il blu, che indossano camicie da uomo e mocassini maschili e
lo fanno con la disinvoltura di chi sa che non sarà ciò che indossano o il
colore che scelgono ad influenzare la propria sessualità o il loro carattere, a
renderle meno donne, meno femmine.
Avete presente la donna angelicata,
quella soave cantata dai poeti del dolce stilnovo? Beh scordatevela.
E’ stata rimpiazzata dalla suddetta "cazzuta". E’ la moglie, la fidanzata, la
collega d’ufficio,la compagna, la vicina di pianerottolo. Tutte "cazzute" militanti.
Volete fare un complimento alla vostra donna? Datele della "cazzuta". Farete un figurone e lei ve ne sarà grata come se le aveste appuntato
al petto una croce al valor civile.
Per "cazzute" si intende le donne coraggio, quelle donne che
cercano di sfilarsi per un attimo il collare, che non vuol dire che non hanno
paure, non hanno dubbi. Significa che hanno il coraggio di affrontarli, il
coraggio di sconfiggerli ed andare avanti, di lasciare una situazione certa per
una incerta, lasciarsi il passato alle spalle, e avere la forza di affrontare
situazioni che credeva non avrebbe mai affrontato.
Si dice: “Dietro ogni uomo forte c'è una donna forte”. Ma chi
c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa, perchè la donna forte non ti
permette di guardare dentro di lei. Lei prende vita tutte le mattine e non si
specchia più di cinque minuti per paura che potesse scoprire le sue debolezze
sepolte nel profondo della sua anima. Cammina sicura di sé lasciando sul
marciapiede le tracce dei suoi passi. E se per caso, crolla, si alzerà da sola.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove
cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Donne in rinascita, per questo loro meraviglioso modo di gridare al
mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un
fresco ricciolo fucsia. Perché tutti devono capire e vedere:
"Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma
soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata.
Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del
potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fini a quando troverà la
medicina perfetta.
E diciamocelo, agli uomini, quelli veri, una donna forte
piace, eccome. Una che ti sa tenere testa, una con cui scherzare e parlare
senza tabù, una con cui fare progetti di vita, una che sa farsi valere nella
vita. Che fra le sue ambizioni, tiene al centro di sé la felicità del suo uomo,
che gli sa stare accanto; una donna che sa quello che vuole e non accetta
compromessi, una a cui dimostrare quanto vali e che vale ogni giorno stare con
lei, una da meritarsi, una che non ha bisogno di un uomo ma sceglie di averlo
accanto, una da cui farsi amare come solo lei sa fare. Una che è dolce e
profondamente fragile, ma che ha quel carattere forte e selvaggio che la rende
infinitamente unica.
Altre volte però la donna "cazzuta" si bea così tanto della
sua situazione che è peggio di una mina antiuomo e sacrifica la sua dolcezza
alla sua forza di carattere, fulminando solo con lo sguardo ogni possibile
tentativo di corteggiamento maschile.
Preferisco il mezzo, quella linea di equilibrio che rende
tutte le cose armoniose. Ogni lato della natura femminile deve, come il cervello
con il suo corpo, avere una conoscenza ed una traslazione reciproca e funzionare
pertanto come un tutt’uno.
E tutto quanto è istinto, è un insieme di mondi invisibili e
nascosti , è la base.
Non la definisco una donna con le palle. Le palle le lascio
agli uomini. Io sono “solo” una donna.
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