
"Vive fumando la sua ultima sigaretta".
E' così che vive il protagonista, Zeno Cosini, nel libro "La coscienza di Zeno". Decide ogni giorno di smettere di fumare, ma subito dopo fuma la sua ultima sigaretta.
E' così che vive il protagonista della mia vita..rimandando all'infinito la sua decisione.
Forse non è ancora a conoscenza della decisione da dover assumere, preferisce essere inerte rispetto la vita, farsi condurre dagli avvenimenti, pur essendone completamente travolto. E' continuamente in cerca di una guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi o che portano a effetti controproducenti.
Lui sa di cosa è in attesa...del niente.
Arriva quando meno se lo aspetta, lo fa suo piano piano, dolcemente e poi, si porta via quello che ha di lui... il niente. E' costretto a vivere nell'attesa del niente, e sa che il massimo dono che gli sarà offerto è, e sarà solo il niente.
Nelle notti insonni continuerà a chiedersi come può quel freddo silenzio che gli avvolge il cuore essere niente? Come può essere il niente quella sensazione che colora il mondo intorno al solo pensarla? E quel respiro, è il niente? Si fonde in attimi così vicini al suo da non avere distanze...e perché? Perché amava, ama e amerà..il niente.
Forse, perché lui è semplicemente il niente!!.. e non può niente!
Forse tutto è come quella sigaretta..cenere e tanto fumo.
Comprende che dopo numerosi fallimenti fumare "ultime sigarette" è per lui un'esperienza piacevolissima, in quanto quelle assumono ogni volta un sapore diverso, dato dalla coscienza che dopo quella, non potrà fumarne più.
2 commenti:
Tutto cio' a cui si deve rinunciare assume un sapore diverso, divino e speciale. Una concezione psicologica che rende l'oggetto negato qualcosa di divino. Un escamotage per spezzare il nulla.
ps. e' da un po che non passavo, mi piace il nuovo look del tuo blog )
Clelia
Ciao Clelia,
hai espresso sublimemente il concetto, seppur nella sua passionale ma cruda realtà .
Perché nel piacere divino c'è sempre qualcosa a cui devi rinunciare.
Rievoco spesso una tua massima: " Ogni sogno deve essere coltivato con pazienza, ed ogni conquista degna di essere tale ha bisogno di portare con sé segni indelebili di scelte difficili".
Ti ringrazio per avermene resa partecipe.
P.S. Mi fa piacere che il blog abbia avuto il tuo favore.. grazie :))
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