Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

mercoledì 14 luglio 2010

L'ultima sigaretta


"Vive fumando la sua ultima sigaretta".

E' così che vive il protagonista, Zeno Cosini, nel libro "La coscienza di Zeno". Decide ogni giorno di smettere di fumare, ma subito dopo fuma la sua ultima sigaretta.

E' così che vive il protagonista della mia vita..rimandando all'infinito la sua decisione.
Forse non è ancora a conoscenza della decisione da dover assumere, preferisce essere inerte rispetto la vita, farsi condurre dagli avvenimenti, pur essendone completamente travolto. E' continuamente in cerca di una guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi o che portano a effetti controproducenti.
Lui sa di cosa è in attesa...del niente.
Arriva quando meno se lo aspetta, lo fa suo piano piano, dolcemente e poi, si porta via quello che ha di lui... il niente. E' costretto a vivere nell'attesa del niente, e sa che il massimo dono che gli sarà offerto è, e sarà solo il niente.
Nelle notti insonni continuerà a chiedersi come può quel freddo silenzio che gli avvolge il cuore essere niente? Come può essere il niente quella sensazione che colora il mondo intorno al solo pensarla? E quel respiro, è il niente? Si fonde in attimi così vicini al suo da non avere distanze...e perché? Perché amava, ama e amerà..il niente.
Forse, perché lui è semplicemente il niente!!.. e non può niente!

Forse tutto è come quella sigaretta..cenere e tanto fumo.

Comprende che dopo numerosi fallimenti fumare "ultime sigarette" è per lui un'esperienza piacevolissima, in quanto quelle assumono ogni volta un sapore diverso, dato dalla coscienza che dopo quella, non potrà fumarne più.

sabato 10 luglio 2010

E' solo rugiada...


So cosa la mia mente continua a rinnegare; e come non può essa solcare il mio viso..è solo rugiada.
Molto lentamente si fa strada, la sua pesantezza la rende ruvida e la sua discesa è proibitiva.
Come può una goccia creare un solco immenso nell'anima?!.
Vorrebbe essere riscaldata, consolata ma soprattutto asciugata, dal calore di un tiepido sole mattutino.
Fatica a nascere visto la prepotenza e la maestosità contro cui deve combattere; non emette suoni, è silenziosa e fragile nella sua apparente durezza..ma dentro è lo sfogo di un'animo inquieto.
E' cosciente della sua inutilità, ma vorrebbe sfociare, così come fa un ruscello, in un immensa cascata confondersi con mille altre particelle d'acqua e perdersi nell'immenso, ritrovando poi la pace in un luogo buio ed isolato.
Vorrebbe sparire ed io con lei.

E' la compagna di viaggio, in questa notte ambigua, si ambigua, perchè la rugiada si forma di solito durante le notti calme e serene; invece io di questa notte ne amo il silenzio e ne detesto il tormento.