Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

mercoledì 24 marzo 2010

La resa!


Non la sopporto mica tanto più questa vita!!
Ci sono giorni distratti e giorni che non lo sono per nulla, ci sono giorni sereni e giorni in cui il cuore sembra scoppiare... quando il cuore stenta a battere il suo abituale ritmo, ti aggrappi con tutte le tue forze al poco che hai e ti accorgi che tutto è fragile come un filo, esattamente come la tua stessa vita che ti cambia, ti spezza e ti lega e che si regge in un equilibrio precario anche se talvolta sembra essere immortale.
Dura, forte, pronta a fronteggiare gli eventi...ehi basta!!... a volte vorrei farmi travolgere da tutto...lasciare che le cose vadano come vadano, che si assestino da sole.

Il Silenzio, un lungo respiro.. non suona questa sera lo stereo, ora tutto intorno riposa in questa stanza vuota, lascio scendere una lacrima, e mi trova sola qua come un’ombra dietro un vetro. Il ticchettio dell'orologio ti ricorda i secondi, i minuti e le ore che passano insieme a questo momento, consapevole che questo è solo lo sfogo di un'anima che vaga alla ricerca di tranquillità, e che il domani sarà tutto come sempre..schiena dritta, testa alta ed un sorriso per tutti..lo fai per te e per gli altri...e tutto è stata solo l'illusione di un linguaggio di resa!




lunedì 22 marzo 2010

Il thè caldo... e...

voglia di una stanza
voglia di silenzio
voglia di dolcezza e di star bene.
Inebriati in una soave melodia i miei pensieri vagano

e.....

Voglio calore sulla mia pelle
voglio le fiamme
voglio scintille e,
poi sparire senza fare rumore
solo il tempo di capire..ma poi,
spegni quella luce e vieni a cercarmi!
E la notte sarà meravigliosa
mentre il tuo corpo mi stringe e mi parla,
sento che stai tornando da me,
questa ed ogni volta sarà dannatamente bella
per poi stringermi e ritornare ad essere fragile come argilla.

Me ne sono andata... mi sono solo rifugiata
da quella piccola paura che ho di te
quella adorabile esigenza... di te.
Fare a meno di noi a che serve se,
anche il tempo che è passato non è mai riuscito a nasconderti a me.
E' incoerente quella nostalgia di sentirmi solo tua,
come se non fosse niente quel dolce far male.

L'estasi ha ormai percorso il mio corpo e... ricompare la mia stanza, il calore del thè caldo che stringo fra le mani...con fretta termino anche l'ultima goccia, mi piace sentire il calore scorrermi dentro... tolgo le cuffie, riposo i miei occhi e affogo i miei pensieri sul cuscino.

sabato 20 marzo 2010

Flessibile?!


Mi si ripete che nella vita bisogna essere flessibili. Bene!.. ma in che senso? La flessibilità è perdonare una persona più di una volta nella vita, oppure lasciar correre una questione lasciandola "semplicemente" (..semplicemente?!?) cadere per una sorta di rispetto, ma di che genere di rispetto poi si tratti non l'ho ancora assimilato. Che in un contesto, come in un dibattito o conversazione bisogna sapersi adattare..io soggiungerei farsi plagiare, non adattare!
La flessibilità è innanzitutto liberarsi dai propri preconcetti. Sono le rappresentazioni errate che ostacolano la mente di ognuno di noi. A volte le nostre scelte, il nostro approccio al mondo dipendono da chi ci troviamo davanti e dalle situazioni che dobbiamo affrontare dove in alcuni casi si richiede fermezza ed in altri, non direi flessibilità, ma acutezza mentale.
La mia flessibilità è quell'atteggiamento sereno di contemplazione per cui esploro una questione da tutti i suoi punti di vista, notando curiosità' e coincidenze, finché' non mi imbatto nell'osservazione decisiva, quindi chiarezza, precisione, risolutezza. Non si è flessibili quando si persiste nell'errore non vedendo altre soluzioni.
Sono convinta che anche la mente più intransigente in alcune occasioni potrebbe vacillare...difatti, occasioni sono state concesse e di pari passo retrocesse.
E' la capacità della mente di riadeguare le proprie strutture a seconda degli eventi. Noi spesso pensiamo che una mente forte sia quella che si impone sugli eventi, ma è un'illusione visto che spesso gli eventi se ne fregano... invece la mente forte è la mente flessibile; ma quella mente che definirei come acqua, capace di conformarsi senza sforzo a quel contenitore che ritiene più opportuno, rimanendo fluida in ogni situazione.
E' mettersi, appositamente, in situazioni nuove ed insolite per sviluppare una sospensione del preconcetto e liberarsi dagli schemi mentali che sono utili nella quotidianità ma che poi ci limitano quando dobbiamo aprirci ad esperienze ulteriori.
Bisogna sempre lottare per eliminare ogni piccola imperfezione e non basarsi sul fatto che si può essere flessibili..altrimen​ti si rischia di cadere nella banalità e nella negligenza.

"I grandi spiriti hanno sempre incontrato una violenta opposizione da parte delle menti mediocri". Albert Einstein.

lunedì 15 marzo 2010

Il ruolo


Sembra il titolo di un film, ed effettivamente nella vita di tutti i giorni inconsapevolmente diventiamo attori che lo mettono in scena . Situazioni precostituite dall'infanzia, ed i suoi copioni rimangono nell'inconscio, esigendo di essere vissuti e rivissuti nella vita adulta.
Non conta l'essere una persona intelligente o astuta, si è condizionati dai copioni trascritti da generazioni e simulati in modo più o meno grave al dogma. Anzi è raro trovare una persona perfettamente libera dal non dover modulare il proprio agire, il proprio linguaggio in rapporto alle necessità del momento. Al sorgere del sole il nostro vero essere della notte scompare, per fare posto a quello legittimo..è tutti i giorni che bisogna indossare il vestito con la maschera ed entrare in scena e, per lo più ci si illude di star facendo la cosa giusta, in realtà si segue una pista delimitata.
Tutto questo perchè il sistema interno di rappresentazione della realtà chiede di essere eseguito, da cui ognuno trae le soddisfazioni emotive che gli confermano un senso di identità nella vita dal dover assumere il ruolo.
Nella vita è così necessario dover definire i ruoli?!. E' davvero così necessario dover dare un nome a qualcosa, a chi si è scelto di essere?! ...chi è vittima dei ruoli trova "normale" solo il meccanismo perverso della riproduzione dei copioni infantili e la stessa autocritica non sarà mai obiettiva poiché filtrata e guidata da quei meccanismi che finiranno per confermare al soggetto la loro giustezza e che "altro" non c'è.
Non bisogna per questo generalizzare ed atrofizzare sentimenti legittimi bensì capire contestualmente ogni situazione, distinguere se c'è di mezzo un gioco o una realtà.
Ci sono momenti nei quali si ha solo voglia di essere liberi...freedom... non sentire la necessità di dover giustificare agli altri, ma soprattutto a se stessi, chi si è scelto di essere in quel momento!
Giochi di ruolo nella vita, non sono solo l'attore protagonista, sono anche il regista della mia vita alla quale a volte non è necessario assegnare un ruolo...devo ripeterlo decine, centinaia, milioni di volte, fino a quando finirò per credere alle mie stesse parole.
La vita è un mix di ruoli differenti. Molti di noi stanno facendo del loro meglio per trovare il giusto equilibrio...so di non essere un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna.

domenica 14 marzo 2010

...il peccato e la passione...


Il piacere è peccato, ma qualche volta il peccato è un piacere.(George Byron)

E' tessere con fili di pensiero, l'arazzo dei nostri desideri tra l'effluvio di insani gesti, fluenti passioni e, nel peccato risiede la luce del tuo stesso amore.

Il peccato originale non fu la mela che Eva mangiò, ma il credere che Adamo avesse bisogno di condividere quello che aveva provato la donna e, dal canto suo Eva aveva paura di proseguire nel suo cammino senza un aiuto.

La paura ostacola e l'uomo attraversa gli inferi per capirlo.

Ho davanti a me l'immensità, spaventosa ed ignota, dell'oceano... mi ci immergo volontariamente, consapevole di mettere in gioco me stessa con tante sofferenze da affrontare ma con un oceano immenso nel cuore. Odissee in quell'oceano di passione, nulla capita per caso, nulla avviene per fatalità, sguardi che si legano, anime che si incontrano, mille colori si creano, tonalità mai viste sfumature bizzarre, i cuori impazziti e...ci si trova a contatto con il mondo della passione quella che fa battere il cuore, quella che non ti dà pace, quella che vorresti capire ma che in realtà capire non puoi.

Si desidera dannatamente amare ciò che non si possiede, tu non possiedi lui, lui non possiede te. Si è liberi nel momento in cui ci si concede... bende di morbido raso nero spengono la luce, l'oscurità fisica non sarà mai totale, gli occhi si sono abituati a scorgere la figura dell'altro e le mani conoscono alla perfezione il terreno che esplorano, in quella sera, in quel luogo che non appartiene a nessuno, si è liberi nel concedersi.
La gioia è assai più importante del dolore.
Pensa al tepore di un camino, tu su una sedia a dondolo, un bicchiere di vino rosso di cui centellini ogni sorso, nello scorrere giù avverti un lieve calore, ti rende più libero ed assapori il mondo in maniera diversa, più vicina alla vita.
A bere non sei da sola, c'è anche il tuo peccato e puoi scegliere se ingollarti tutto d'un fiato il bicchiere di vino rosso lasciandoti un' irrefrenabile sensazione di ebbrezza, ma che svanisce per lasciare spazio ad un gran mal di testa...sai benissimo di voler centellinare, fermare la tua passione, in quel luogo di quella sera, ed espandere il piacere all'intero corpo, percorrendo l'anima per poi ormeggiare alla mente dove intendi rinnovare l'impegno e il desiderio avvenire.

Ama ragazza, ama perdutamente
e se ti diranno che amare è peccato,
ama il peccato e diventerai innocente.
(Jim Morrison)

Non può esistere solo ambizione, con grandi sogni, disegni da realizzare..in me c'è una ragazza concreta...e la mia concretezza la raggiungo anche con la passione irrefrenabile del piacere!
Perchè per quanto si possa affermare in tutte le lingue del mondo l'adagio : "Ciò che gli occhi non vedono, il cuore non sente". E' falso. Quanto più lontani stanno, tanto più vicini al cuore sono i sentimenti che cerchiamo di soffocare o di dimenticare. Se sei in esilio, vuoi serbare ogni piccolo ricordo delle tue radici; se ti trovi lontano dalla passione, da colei che fa vibrare il tuo corpo chiunque passi per la strada te lo farà ricordare.
Non è mai un umiliazione seguire l'amore, quello che si sente... mai! Anche se si sentono cose per persone sbagliate, perchè fortunatamente abbiamo un cuore ed un anima e se ci fanno sentire così non stiamo prendendo in giro nessuno, stiamo forse prendendo in giro noi stessi non seguedole...non c'è nulla di male nel seguire i sentimenti e si va fino alla fine sulla base di quello che si prova e si sente, a volte pur sapendo che sono mal riposti.

Peccato e passione...che differenza c'è!!

lunedì 8 marzo 2010

Si cambia!

Quando ho deciso di aprire questo blog era completamente nero, parole ed immagini rievocavano un animo inquieto.
In una nuova fase ho deciso di dare colore alla mia vita, era necessario cambiare.
Cambiare, mutare, scoprire, come sempre amo fare. Sul rosa scuro, così era il mio blog.
Ora è come un segno di rinascita, limpido e deciso, senza rinunciare alle sfumature e in continuo rinnovamento...come me!