Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

venerdì 21 settembre 2012

Gli uomini e la felicità


La felicità non ha nulla di misterioso.
Gli uomini infelici si somigliano tutti. Una vecchia ferità, un desiderio inesaudito, uno smacco dell’orgoglio, l’offerta del proprio amore rifiutata, o peggio ancora ignorata, restano loro addosso per sempre, ed essi trascorrono ogni giornata avvolti in un sudario di istanti passati.
L’uomo felice invece non si guarda indietro, né del resto guarda avanti. Vive nel presente.
Ma il guaio è proprio questo. C’è una cosa che il presente non è mai in grado di offrire: il significato. Le strade della felicità e del significato non coincidono. Per trovare la felicità, un uomo deve vivere nel momento, per il momento. Se, invece, anela al significato.. il significato dei suoi sogni, dei suoi segreti, della sua stessa esistenza deve ripercorrere il passato, per quanto oscuro, e vivere per il futuro, per quanto incerto.
La natura pone dunque davanti a noi la felicità e il significato costringendoci a scegliere l’uno o l’altra.

venerdì 15 giugno 2012

GIRO DI CARTE


Una luce cerulea filtra da una finestrina al centro della sala..un tavolo, due sedie..tu e la tua vita.
Al centro del piatto cerca di trovare calma una monetina fatta saltare con un gioco di mano da chi sa di vincere, è la Vita ad aprire il giro di scommesse, tanto forte è il suo ego che spesso ti concede carte scoperte e perfino qualche mano in più; tu puoi decidere al momento di non puntare e passare il giro, con l’obbligo di farlo al successivo..ma intanto avrai perso un’occasione.
La vita ti dà sempre possibilità però nel farlo ti mette fortemente alla prova.
Ti travolge, un vortice di emozioni a perdi fiato fa impazzire il cuore e poi ti fa atterrare dolcemente ma molto spesso bruscamente. E ti riporta al perché della tua vita passata.  Ad un refresh.
E’ ora estranea quell’immagine che hai costruito giorno dopo giorno allo specchio. Ma in quello specchio si è riflesso per anni un altro te, mai rinnegato, ma ad un tratto sai di averlo lasciato dietro un velo bianco, morbido, lucente così piacevole al tatto da scivolare addosso ed uniformarsi al tuo corpo, tanto da dimenticarlo..la seta è così leggera che “quella” folata di vento come una lieve brezza che ti sposta i capelli, che ti fa chiudere gli occhi, bagnare le labbra con la lingua e nascere un lieve sorriso e poi…quel velo si sposta. Ti fa intravedere quel vero io. Quell'io da troppo tempo dimenticato…e sei lì, su quegli scogli che troppi giorni ti hanno visto fermare per cercare di cogliere quello stesso vento..la schiuma, l’azzurro inteso, e qualche goccia che arriva sul tuo viso, è il mare forte ed impetuoso a ricordarti la forza sovraumana delle cose.. e tu sei lì a chiedergli e a chiederti cosa sia giusto fare..quel vento, quel mare del resto c’è sempre stato ma ora vuole sconvolgermi.
Ma quando il vento è forte, non ti dà poi tanta possibilità..ti entra dentro senza chiedere il permesso, sradica quelle radici che credevi forti, quelle certezze che avevano fatto crescere una quercia…
"La nostra logica è piena di contraddizioni. 
Appena affermi qualcosa ne vedi il contrario. 
E magari ti accorgi che il contrario è valido quanto ciò che affermavi."
...ora tutto quello che avevi intorno non è più lo stesso o peggio non è quello che vuoi, che volevi…quel letto non è più lo stesso, non è quello in cui vuoi dormire..che fare!?..la vita ti dà sempre quella possibilità.
Quella possibilità vuol dire mettere in discussione tutto…o mettere tutto a posto...rimettere i tasselli in ordine perché il castello quello che ci insegnano a costruire da bambini potrebbe non reggere…puoi cambiare i fregi ma quello che costruirai dentro è il tuo futuro. E se quella quercia ora si lascia scuotere, una qualche radice ha perso la sua robustezza.
Mettere tutto in discussione per quella tempesta, ma del resto anche lei passa..però ti ha permesso di vedere un tramonto mozzafiato, casomai visto dalla cima più alta della montagna, si in alto, braccia aperte, gambe rigide e ben distese, piedi saldi al suolo... e ti prendo mondo in un solo abbraccio, ti lascio fare di me quello che vuoi, ma rammenta siamo due colossi ed io ci sono…e mi sento il padrone del mondo.
La vita è una giro di carte…io punto la mia quota, tu punti la tua ..e poi si fa il giro.

lunedì 28 maggio 2012

Il niente...l' infinito



Nulla è peggiore del nulla. Non temo il dolore. Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come il fatto di avere due braccia e due gambe. Io non temo neanche di morire, perché se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente. Io temo il niente, il non esserci, il dover dire di non esserci stato, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l’altrui distrazione. Perfino nella pause in cui piango per i miei fallimenti, le mie delusioni, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.Preferisco questa realtà, in un mondo in cui la sopravvivenza è violenza, la libertà è un sogno, la giustizia un imbroglio, il domani uno ieri, l’amore una parola dal significato non chiaro.
E' l'infinito che mi terrorizza..il protrarsi di una situazione senza fine.