Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

giovedì 13 gennaio 2011

Yesterday

E' una bambina molto piccola..quella che vedo correre in un piccolo campo, immersa in quel prato dal verde intenso, estasiata dal candore di un fiorellino, il più bello l’ha trovato lei e solo lei.. è tutto lì il suo mondo..e lei ne è felice…non se ne frega del domani, non le importa se domani ci sarà il sole o meno per lei è sempre una bella giornata, ci sarà comunque quel verde lì ad aspettarla, per sentirsi abbracciare da una bimbetta che si tuffa nella speranza..capirà poi che il verde vuol dire speranza.. in futuro!!


Ci sono voluti tre punti per richiudere quel forte dolore, causato da una caduta, che l’ha fatta correre tremante dai genitori, certa di trovarli lì per curarla anche solo con un abbraccio..lì finiscono i suoi pianti. Col tempo capirà che in quell' immenso verde,in quella speranza, c’è un impedimento che lei nemmeno, mai, si sarebbe sognata di trovare..col tempo capirà che il destino le stava spiegando la vita..che quell’abbraccio era tutto, perché poi non avrebbe trovato sempre conforto, che i suoi passi sarebbero stati più lunghi se da quel conforto avesse preso il giusto. Sono sempre lì quelle braccia ma crescere vuol dire anche non correre sempre in quell’abbraccio..perchè arriva il momento di trovarli in sé!! Che i suoi pianti saranno forse anche molto più amari di un tempo.. e di certo sempre nascosti nella notte, nascosti anche ai suoi soli occhi, perché la debolezza non è fatta per chi vuole vincere.
Le basta quello per vivere con spensieratezza e gioia, anche se a volte le sue giornate sono piene di lavoro, le diverte correre dietro i suoi genitori ed aiutarli nelle mille faccende..del resto le sue giornate sono tutte lì.
Ama giocare da sola, e se la lasciano seduta su di una sedia è in grado di stare lì per ore, fin quando non la prendono in braccio. Da quella sedia vede tutto e tutti. I loro modi di comportarsi, il loro tono di voce, i loro gesti a volte convulsi ed altri pacati.
E’ cresciuta su quella sedia. Capiva che la sua opinione non contava, era comunque ancora troppo piccola per dire la sua, ed ascoltava gli altri, spesso li vedeva piangere senza capire il perché, senza capire cosa significasse per sua madre andare dietro una bara, quella di suo nonno.. che forse lei ora non ricorda poi così tanto bene. Li osserva sempre e pensa..ed anche allora pensava:" Io certe cose da grande non le farò!".
E quando si guarda allo specchio vede tanti ricciolini color oro che le scivolano sul viso..sembra di vederla accanto a me.. mi sorride, con quel suo faccino d’angelo e l’occhietto vispo di chi capisce e già sa. Non amava il suo colore e la sua carnagione..era unica, strana, perché non come gli altri?! Quando ci pensava o glielo facevano notare abbassava la testa, gli occhietti in alto a mo di sfida..e pensava.. “Se mi tocchi i capelli e le guancie ti mordo!!”..e correva dietro quelle gonne così lunghe di sua madre che a lei non stavano nemmeno addosso ogni volta che tentava di provarle! Sono certa che ancora oggi non impazzisca poi così tanto per i suoi colori.
La vedo ancora là quella bimba in quel campo che si dimena nel corre sempre più forte..solo che i confini si sono allargati e con esso i pericoli, insegnandole che nel mondo si è circondati da poche persone care ma che il resto è meschinità e falsità…che tutto serve, visto che tutto le insegna anche come porsi nei confronti degli altri.
Presente e Passato…E’ vedersi dentro.