Welcome in my Room

La mia stanza è la mia calma, la mia tranquillità..le mie paure, i miei pianti soffocati e quando ci sono dentro chiudo sempre la porta. Se nel varcare la soglia ti verranno i brividi , non aver paura,sono brividi di emozioni nascoste dentro la mia anima.

lunedì 26 dicembre 2011

Hasta la victoria siempre

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo del cuore 
qualunque ingiustizia commessa contro chiunque e 
in qualunque parte del mondo.


lunedì 26 settembre 2011

My body don’t lie

E' in continuo movimento, non ferma il suo disegno sinuoso sul mio corpo, con una trama sottile e rugosa,
piacevole al tatto e per nulla fredda. A sangue freddo sente il bisogno di scaldarsi ed io di farmi scaldare da lui.
E' un gioco delle parti.
Entrambi siamo letali. Il serpente è donna.

Il serpente è nel mio corpo, si cela nel tepore della mia anima, negli oscuri anfratti tanto nascosti e protetti,
luoghi in cui è conservato con cura il mio nettare. Similmente alla travolgente forza vitale di un uragano
emerge dalle profondità terrestri verso la luce, è lo slancio che dal basso si innalza verso l'alto come un orgasmo che senti dentro, alla passione che senti vivere e vuoi che esploda con lui.
E' nel mio corpo, ne sento il mutamento, una trasformazione lenta o repentina, profonda e cullante come il battito del cuore terrestre o tremenda ed irrompente come le violente vibrazioni che generano il terremoto.
Il serpente custodisce e protegge nel mio essere questi moti sussultori, la lava è la testimonianza,la manifestazione vivente e al contempo è il guardiano della Saggezza che dimora nell'intimo e caldo mondo
sotterraneo, laddove è percepibile l'incantevole respiro voglioso e nessuna falsa verità nata dall'illusione che governa il mondo umano può insinuarsi.
Emergendo dal suo mondo ombroso,non solamente luogo di terriccio umido e tiepido ma anche di sorgenti e grandi corsi di acqua, del quale ne è l'unico signore, il serpente non emerge da ciò che è malvagio, ma semplicemente da ciò che è sconosciuto alla comune e limitata mente umana.
Tenuto volontariamente a lungo nascosto, si ribella anche a me stessa, mi prende, mi stringe e mi costringe senza alternativa alcuna ad implodere,è il suo morso, sento il suo veleno scorrermi nelle vene, in ogni parte del corpo, lo sento prendermi, possedermi, neutralizzando ogni mia resistenza.

E mi ritrovo come sott'acqua, l'aria manca, le pulsazioni rallentano, il corpo svanisce, ogni sensazione galleggia dentro nuove forme. Resta soltanto l'anima. Un lungo tuffo nell'anima che sembra assorbire l'universo. Ogni volta risalire e' una scelta: sono io che decido se riappropriarmi della mia dimensione umana, mi piace sentirmi morire...sentirmi bagnare ogni parte del corpo e volteggiare nell'acqua.

Poi metro dopo metro, venire di nuovo alla luce.

Cin

Alzo il calice..guardo i presenti, ne incrocio gli sguardi e brindo...
"Allo Spettacolo della Vita".
Uno spettacolo di bellezza.
Uno spettacolo inteso come rappresentazione teatrale.
E attendo.......... chi si avvicina a me per gridare alla stessa vittoria.

sabato 9 aprile 2011

Changes


Quando diciamo cose tipo: "Le persone non cambiano" facciamo impazzire gli scienziati.. perché il cambiamento è letteralmente l'unica costante in tutta la scienza. L' energia... la materia... Cambiano continuamente.. si trasformano.. si fondono.. crescono.. muoiono.. 

E' il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale. Il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciare essere ciò che sono. Il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi, invece di farcene dei nuovi . Il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento.. questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte.. o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti.. Possiamo sentirlo come adrenalina pura.. Come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di vita. Come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta.. .

martedì 1 marzo 2011

Adapt to...


Ci sono storie che durano anni e in questi anni magari ci s’innamora e disamora. Alcuni smettono di amarsi, ma rimangono comunque insieme. Altri decidono di lasciarsi, ma per farlo hanno bisogno di tempo. Prima cercano di capire se sono veramente sicuri, o se è solo una crisi passeggera. Se poi alla fine si convincono che è veramente finita, devono comunque trovare il modo di farlo, trovare le giuste parole per lenire il dolore. Ci sono persone che su questo punto possono anche perdere mesi, a volte addirittura anni. 
C’è anche chi ha perso una vita e quel passo non l’ha mai fatto. Molti non riescono a lasciare, semplicemente perché non sanno dove andare, oppure perché non riescono a sopportare l’idea di essere i responsabili del dolore dell’altro. Un dolore intenso, che può provare solo qualcuno con il quale abbiamo vissuto in intimità. Si ha la convinzione che un dolore improvviso sia troppo forte e faccia maggior danno di un dolore più piccolo, ma dosato giorno dopo giorno. Questi rapporti vanno avanti anche se chi sta per essere lasciato lo ha già capito. Perché preferisce far finta di niente. Quando nessuno dei due è in grado di affrontare la situazione, il meccanismo si inceppa. Entrambi sono sopraffatti dalla loro incapacità e da quella dell’altro. Allora, prendono tempo. C’è anche chi rimanda nella speranza che l’altro faccia un passo falso, un errore, che manifesti anche solo una piccola debolezza per potersi aggrappare a quella e usarla come scusa per non sentirsi carnefice. Anche quando non si ama più si rende la vita impossibile ad entrambi e si continua a essere gelosi. E non si lascia per impedire ad altri di avvicinarsi.
Sono tanti i motivi per cui molti restano insieme. Magari in una storia di cinque anni si è stati innamorati e ci si è amati solamente per due, o tre. Per questo la qualità di una storia non può essere misurata dalla durata. Non conta il quanto, ma il come. Si confonde l’amore con l’adattarsi.
Quando ti adatti pensi che stai amando.
Ma tutti sappiamo che..
Quando non stai con la persona con cui vorresti stare, il pensiero di lei ti entra nella testa nei momenti più impensati. All’improvviso vieni assediato da ricordi e immagini. Succede ogni volta che il presente sembra passare nella tua vita senza nemmeno degnarti di uno sguardo, e allora finisce che vivere negli angoli e nelle pieghe di giorni passati è più bello di ciò che stai vivendo.
“I’ll trade all my tomorrows for a single yesterday”.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa allungare la mano di notte nel buio per cercarla. Significa svegliarsi e, guardare l’altro lato del letto e capire di averla solo sognata. Significa essere pronti per fare un qualcosa ma che poi non ricordi più. Significa mettere due volte il sale nella pasta. O non metterlo affatto.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa rifare: un sacco di cose, un sacco di pensieri. Significa comprare un sacco di cose per riempire spazi vuoti in sé. Significa tornare indietro quando si legge un libro perché non afferri le parole e, quando te ne accorgi, sei a un punto della storia che non capisci. Significa tornare indietro anche, con i DVD, schiacciare REWIND, perché non hai capito cosa è successo.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa semplicemente tornare indietro. Guardare indietro molto più che avanti. E’ un viaggio che fai appoggiato al sedile posteriore e non al volante.
Non stare con la persona con cui vorresti stare significa non dover chiamare per dire dove sei. A nessuno interessa, nessuno ti aspetta. Significa anche non poter raccontare della giornata quando rientri a casa. E tutto non è cosa da poco.

giovedì 13 gennaio 2011

Yesterday

E' una bambina molto piccola..quella che vedo correre in un piccolo campo, immersa in quel prato dal verde intenso, estasiata dal candore di un fiorellino, il più bello l’ha trovato lei e solo lei.. è tutto lì il suo mondo..e lei ne è felice…non se ne frega del domani, non le importa se domani ci sarà il sole o meno per lei è sempre una bella giornata, ci sarà comunque quel verde lì ad aspettarla, per sentirsi abbracciare da una bimbetta che si tuffa nella speranza..capirà poi che il verde vuol dire speranza.. in futuro!!


Ci sono voluti tre punti per richiudere quel forte dolore, causato da una caduta, che l’ha fatta correre tremante dai genitori, certa di trovarli lì per curarla anche solo con un abbraccio..lì finiscono i suoi pianti. Col tempo capirà che in quell' immenso verde,in quella speranza, c’è un impedimento che lei nemmeno, mai, si sarebbe sognata di trovare..col tempo capirà che il destino le stava spiegando la vita..che quell’abbraccio era tutto, perché poi non avrebbe trovato sempre conforto, che i suoi passi sarebbero stati più lunghi se da quel conforto avesse preso il giusto. Sono sempre lì quelle braccia ma crescere vuol dire anche non correre sempre in quell’abbraccio..perchè arriva il momento di trovarli in sé!! Che i suoi pianti saranno forse anche molto più amari di un tempo.. e di certo sempre nascosti nella notte, nascosti anche ai suoi soli occhi, perché la debolezza non è fatta per chi vuole vincere.
Le basta quello per vivere con spensieratezza e gioia, anche se a volte le sue giornate sono piene di lavoro, le diverte correre dietro i suoi genitori ed aiutarli nelle mille faccende..del resto le sue giornate sono tutte lì.
Ama giocare da sola, e se la lasciano seduta su di una sedia è in grado di stare lì per ore, fin quando non la prendono in braccio. Da quella sedia vede tutto e tutti. I loro modi di comportarsi, il loro tono di voce, i loro gesti a volte convulsi ed altri pacati.
E’ cresciuta su quella sedia. Capiva che la sua opinione non contava, era comunque ancora troppo piccola per dire la sua, ed ascoltava gli altri, spesso li vedeva piangere senza capire il perché, senza capire cosa significasse per sua madre andare dietro una bara, quella di suo nonno.. che forse lei ora non ricorda poi così tanto bene. Li osserva sempre e pensa..ed anche allora pensava:" Io certe cose da grande non le farò!".
E quando si guarda allo specchio vede tanti ricciolini color oro che le scivolano sul viso..sembra di vederla accanto a me.. mi sorride, con quel suo faccino d’angelo e l’occhietto vispo di chi capisce e già sa. Non amava il suo colore e la sua carnagione..era unica, strana, perché non come gli altri?! Quando ci pensava o glielo facevano notare abbassava la testa, gli occhietti in alto a mo di sfida..e pensava.. “Se mi tocchi i capelli e le guancie ti mordo!!”..e correva dietro quelle gonne così lunghe di sua madre che a lei non stavano nemmeno addosso ogni volta che tentava di provarle! Sono certa che ancora oggi non impazzisca poi così tanto per i suoi colori.
La vedo ancora là quella bimba in quel campo che si dimena nel corre sempre più forte..solo che i confini si sono allargati e con esso i pericoli, insegnandole che nel mondo si è circondati da poche persone care ma che il resto è meschinità e falsità…che tutto serve, visto che tutto le insegna anche come porsi nei confronti degli altri.
Presente e Passato…E’ vedersi dentro.